Scontrino, ricevuta fiscale o fatturazione elettronica?

20.02.2015 - Tempo di lettura: 3'

Facciamo chiarezza sulle differenze e le modalità d’utilizzo di scontrino, ricevuta fiscale e fattura elettronica. Con CassaNova ricevuta fiscale e scontrino si equivalgono nell’ottica della tracciabilità, partendo dal presupposto che per la normativa italiana tutti i soggetti non obbligati all’emissione di fattura devono rilasciare ricevuta fiscale o scontrino.

Questi soggetti sono obbligati all’emissione di fattura solo se richiesta preventivamente dal cliente, come disposto dall’art. 12 comma 1 L. 413/91. Il titolare di un’attività può liberamente scegliere tra l’emissione dello scontrino e l’emissione della ricevuta, utilizzando l’uno o l’altra senza alcun problema, anche nello stesso anno fiscale.

Lo scontrino deve contenere:

  1. denominazione/ragione sociale di chi lo emette
  2. indirizzo del punto vendita
  3. partita IVA
  4. dati contabili dell’operazione come corrispettivi, rimborsi, totale ecc.
  5. data, ora di emissione, numero progressivo
  6. logotipo fiscale e numero di matricola del registratore

Lo scontrino deve essere emesso quando si consegna la merce, quando si completa la prestazione o quando si incassa il corrispettivo. Lo scontrino può essere digitato manualmente sul registratore di cassa oppure realizzato automaticamente con il collegamento a lettori di codice a barre e/o programmi gestionali che integrino le funzioni per l’emissione di scontrini.

Attraverso Cassa in Cloud è possibile creare lo scontrino tramite il tastierino numerico ed effettuare vendite per reparto, oppure è possibile inserire sullo scontrino digitale i prodotti che avete precedentemente salvato su Cassa in Cloud: prezzo e IVA sono già indicati e cliccando su TOT lo scontrino sarà emesso istantaneamente dalla stampante che avete scelto di collegare a Cassa in Cloud. Prima di emettere un documento puoi sempre scegliere quale stampare tra “Scontrino Fiscale o Parlante” e “Fattura”.

La ricevuta fiscale deve essere emessa in duplice esemplare utilizzando modelli sostanzialmente conformi a quello approvato con DM 30.03.1992; viene emessa per prestazione di servizi a soggetti privati codice fiscale e sostituisce lo scontrino. Si utilizza la ricevuta fiscale quando si desidera dettagliare maggiormente le voci.

Molto spesso gli esercenti utilizzano la ricevuta fiscale quando sono impossibilitati a utilizzare un registratore di cassa, come accade nelle fiere o nei mercati di ambulanti. La ricevuta fiscale può essere emessa anche per soggetti possessori di partita IVA, ma nel caso sarebbe è meglio farla seguire da fattura.

Con Cassa in Cloud non è possibile stampare ricevuta fiscale, essendo paritetica allo scontrino e quindi non necessaria per chi decide di utilizzare il nostro software gestionale. Come per la ricevuta fiscale, anche lo scontrino emesso con Cassa in Cloud dettaglia già le voci dei servizi e/o beni venduti, l’unica differenza sussiste laddove il ricevente voglia scaricare il documento per il servizio emesso o il bene acquistato. La ricevuta può essere scaricata, se compilata con i dati del privato, mentre lo scontrino no.

La ricevuta fiscale deve contenere:

  1. la numerazione progressiva attribuita per anno solare;
  2. la numerazione ‘fiscale’ attribuita dalla tipografia autorizzata alla stampa ed i riferimenti alla relativa autorizzazione;
  3. la data di emissione;
  4. ragione sociale, sede legale, partita IVA ed indirizzo commerciale di chi la emette;
  5. descrizione dei beni o servizi, quantità, corrispettivi comprensivi di IVA

La fattura con Cassa in Cloud

La fattura si emette sempre a favore di soggetti con partita IVA e, su richiesta, a soggetti privati con solo codice fiscale, sia per l’erogazione di servizi che per la fornitura di beni.

La funzionalità della fattura è quella di permettere il dettaglio delle voci e lo scorporo dei totali in base all’aliquota iva; identifica la distinzione tra totale netto (senza IVA), imposta (cioè l’IVA) e il totale lordo (totale netto + IVA). Questo documento fiscale consente quindi di evidenziare il soggetto che riceve il bene/servizio, quanto questo ha pagato di imponibile e di IVA in un dato giorno e da un determinato fornitore.

Cassa in Cloud permette di generare e gestire le fatture, stamparle oppure salvarle tra le bozze per l’emissione a fine mese.

I nuovi strumenti tecnologici e la trasmissione telematica dei dati rivoluzionano i nostri sistemi di pagamento. Dopo l’approvazione delle stampanti digitali che hanno ottenuto l’autorizzazione di invio telematico gli scontrini fiscali ai fini della conservazione digitale, partirà la nuova misura atta a garantire e aumentare la tracciabilità nelle transazioni finanziarie commerciali.

Fatturazione Elettronica con Cassa in Cloud

Dal primo gennaio 2019 le fatture elettroniche diventeranno obbligatorie, Cassa in Cloud è il punto cassa in cloud che ti permette di gestire con facilità e senza limiti le Fatture Elettroniche verso i privati. A differenza degli altri sistemi di cassa, Cassa in Cloud non solo ti permette di creare ed esportare le fatture in formato Xml, ma si occupa di tutto quello che riguarda: firma elettronica qualificata, invio, controllo stato di registrazione e conservazione sostitutiva: tu crei la fattura dal punto cassa o dal tuo smartphone, recuperi i dati verificati del cliente grazie all’integrazione con il Cerved, e a tutto il resto pensa Cassa in Cloud.

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